Il 12 e il 13 maggio siamo stati al FreelanceCamp 2018 per parlare del futuro dei progetti e porre qualche domanda: è possibile, anche per i freelance, affrontare progetti da soli? Oppure sta cambiando qualcosa?

L’intervento che abbiamo fatto nasce dall’esperienza sui progetti e dalle attività che abbiamo fatto in questi anni: lavorare da soli su progetti complessi è oggi quasi impossibile (non solo per i freelance).

Se pensiamo ai progetti legati al mondo digitale sappiamo bene che la complessità delle piattaforme è tale da richiedere continui aggiornamenti o una specializzazione verticale. Se nel 2008 una persona poteva conoscere SEO, Social ADV, blogging etc. oggi conoscere e usare alla perfezione tutta la suite di Social ADV richiede uno studio costante.

Questo vale ancor di più se ci spostiamo sulle competenze: un buon designer probabilmente saprà anche programmare (e un programmatore avrà anche competenze di design delle interfacce),  avrà delle basi di SEO, Digital Strategy, ma sicuramente, dato che il tempo è limitato, avrà sviluppato solo alcune di queste capacità.

Di conseguenza per fare dei progetti dove ogni elemento è di alta qualità, diventa necessario lavorare insieme ad altre persone.

Si tratta di un elemento non facile perché:

  • introdurre un nuovo freelance potrebbe essere rischioso (e se mi porta via il cliente?)
  • lavorare con gli altri è difficile (e se non mi trovo bene?)
  • i team necessitano di gestione (dovrò anche gestire i conflitti tra persone?)
  • la parte amministrativa diventa più articolata (ma ognuno di noi manda fattura separata con la sua P.IVA?)

Sicuramente sono elementi su cui riflettere e la cattiva notizia è che per capire se ci si trova bene a lavorare con altri professionisti è “bisogna lavorarci insieme” (diciamo che è come il principio d’incertezza dei requisiti di Humprey “un requisito diventa noto, dopo che gli utenti lo hanno provato”).

Di conseguenza è solo l’esperienza sui progetti che può farci capire con chi possiamo lavorare e come: sicuramente la condivisione dei valori è fondamentale (e nel nostro caso ne abbiamo già parlato: ascolto, qualità, cambiamento e collaborazione unito a legalità ed essere professionisti).

Dato che i problemi sono molteplici, dal nostro punto di vista Hypernova, Creativity e le altre realtà della rete DocServizi rappresentano una scelta ottimale. Siamo infatti cooperative collaborative dove la scelta di fare rete è dettata dalla voglia di fare rete e offrire maggiori tutele e qualità coniugando l’indipendenza del freelance alla tutela del dipendente.

Inoltre sono ormai anni che gestiamo questi progetti in vari ambiti e oggi abbiamo quindi diverse soluzioni per chi vuole fare progetti a più mani.

Su slideshare potete trovare le slide dell’intervento e su YouTube il video

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Featured Image: Photo by Freelancecamp – http://flic.kr/p/K1u2pS